Come avrete notato, cari soci, le mensole nel nostro armadio dei giochi sono messe a dura prova dal peso di cento e più scatole. Ma cosa si nasconde esattamente sotto quei coperchi di cartone colorato? Siamo qui proprio per rispondere a questa domanda, o, meglio, per iniziare a farlo! Abbiamo infatti deciso di cominciare a presentarvi brevemente i titoli che potrete giocare durante i nostri incontri.
Per rompere il ghiaccio, oggi vi parleremo di quello che ormai può essere considerato un grande classico dei giochi da tavolo: 7 Wonders.
7 Wonders è un gioco di carte per 2-7 giocatori ideato da Antoine Bauza, pubblicato nel 2010 da Repos Production e arrivato in Italia nel 2011 grazie ad Asterion Press.
Sicuramente amato dalla critica, questo titolo si è subito affermato nel panorama del mondo ludico, guadagnandosi molti premi, come testimonia anche la sua scatola, e un posto d’onore sui nostri tavoli.
Andiamo quindi a scoprire quali sono i segreti di questo gioco tanto apprezzato!
In 7 Wonders siete a capo di una delle grandi civiltà del mondo antico e il vostro scopo è quello di portarla alla gloria, facendola prevalere sulle altre e guadagnando così più punti degli avversari.
Prima di cominciare, ogni giocatore riceve una plancia che raffigura una delle sette meraviglie: il faro di Alessandria d’Egitto, il mausoleo di Alicarnasso, il colosso di Rodi, il tempio di Artemide a Efeso, i giardini pensili di Babilonia, la piramide di Cheope a Giza e la statua di Zeus a Olimpia.
Ogni partita si svolge su tre epoche, scandite da tre diversi mazzi di carte. All’inizio di ogni epoca i giocatori ricevono sette carte, ne scelgono una da giocare e le restanti sei vengono passate al vicino. Il turno continua così finché non rimangono solo due carte in mano, delle quali una viene giocata e una scartata.
Tutte le carte epoca rappresentano le strutture da poter costruire nella propria città e sono quelle che permettono di sviluppare la civiltà e di fare punti a fine partita. I giocatori si servono delle carte marroni e grigie per produrre le risorse necessarie per costruire gli altri edifici: strutture commerciali (carte gialle) che possono far guadagnare monete e/o punti vittoria e favoriscono il commercio di risorse con i vicini; strutture scientifiche (carte verdi) che permettono di accumulare punti vittoria a fine partita attraverso la combinazione di simboli scientifici; strutture militari (carte rosse) che aumentano la potenza militare necessaria alla fine di ogni epoca per fare guerra agli altri giocatori confinanti; strutture civili (carte blu) che semplicemente fanno guadagnare punti vittoria a fine partita; gilde (carte viola) che, essendo molto rare e costose, permettono di avere molti punti vittoria a seconda di alcuni criteri specifici (ad esempio il numero di carte di un colore giocate da voi e/o dai vostri vicini).
Infine, oltre ad arricchire la propria città con i diversi edifici, il giocatore può anche scegliere di usare una carta di qualsiasi tipo per costruire uno stadio della meraviglia rappresentata sulla sua plancia di gioco. Ogni stadio della meraviglia correttamente costruito permetterà di usufruire di speciali vantaggi o semplicemente di guadagnare monete e/o punti vittoria.
Nonostante a primo acchito il regolamento possa sembrare particolarmente intricato e corposo, il meccanismo di base è facile da apprendere e permette anche ai neofiti dei giochi da tavolo di appassionarsi e di godersi fin da subito un’entusiasmante esperienza di gioco. Poi, una volta presa un po’ di confidenza con le regole e le dinamiche, si può iniziare ad esplorare le diverse strategie da mettere in atto per arrivare alla vittoria, ottenendo così la garanzia di riuscire a giocare un gran numero di partite senza annoiarsi mai.
Uno dei principali punti di forza di questo gioco è probabilmente la meccanica del “draft” (scegliere una carta e passare le altre) che risulta essere particolarmente innovativa e coinvolgente, poiché permette di tenere sempre sotto controllo il gioco degli avversari e aumenta le interazioni tra i giocatori, già incoraggiate dal commercio di risorse durante i vari turni e dalla risoluzione dei conflitti militari alla fine di ogni epoca.
Inoltre, la componente della fortuna, i numerosi modi di fare punti e di influenzare con le proprie scelte anche quelle dei vicini aumentano notevolmente la rigiocabilità, poi ulteriormente favorita dalle numerose espansioni che sono uscite nel corso degli anni:
- 7 Wonders Leaders (2011)
- 7 Wonders Cities (2012)
- 7 Wonders Wonder Pack (2013)
- 7 Wonders Babel (2014)
In conclusione, 7 Wonders si può sicuramente considerare un gioco molto vario, fluido e scorrevole, che riesce a riunire intorno al tavolo un buon numero di giocatori, sia esperti che principianti.
Insomma, stiamo proprio parlando di una piccola meraviglia a misura di scatola!
Adatto sia come filler sia come protagonista assoluto di una serata ludica, è un gioco che non può mai mancare sui nostri tavoli.
Ma cosa dicono i soci Aleator?
“Un gioco divertente per i principianti, ma intrigante anche per i giocatori esperti. Un vero classico!” – Nicola
“7 Wonders insegna che la scienza è importante per vincere, ma tu giochi Rodi e di ignoranza vinci con la guerra” – Roberto
“Ai miei tempi le grandi opere venivano completate, altro sì che oggi!” – Anthony
“Io. Costruisco. Forte.” – Daniele
Quindi, se vi abbiamo incuriositi e ora volete diventare anche voi il capo di una delle grandi civiltà del mondo antico per passare mezz’ora a raccogliere risorse, sviluppare un’efficiente rete commerciale, formare un esercito per affermare la vostra supremazia militare e intanto costruire una meraviglia architettonica degna di essere tramandata ai posteri, venite a trovarci ad uno dei nostri prossimi eventi in calendario!