Il primo Aprile si è tenuto presso la cartoleria “L’Altra Cartolandia” di Sedico, il primo torneo sanzionato di Magic formato Modern nella provincia di Belluno da… beh, molto tempo! Questo è il risultato di un lungo percorso
incominciato un anno fa da alcuni soci di ALEATOR e che continua a macinare piccoli successi, con il grande
risultato di aver riportato Magic nella provincia di Belluno!
Oggi quindi intervisteremo i nostri soci Barzan Yuri, senza la sua caparbietà non staremo qui a scrivere queste
righe, nonché vincitore del torneo, e Daniele Veneroni, neo eletto membro del direttivo
Aleator e tra i responsabili del gruppo facebook “Magic the Gathering – Giocatori di Belluno”.
Incominciamo parlando con Yuri, ci vuoi descrivere come era la situazione di Magic prima del 2015 in
provincia?
La situazione era molto difficile e stagnante, con gruppi di gioco ristretti a poche
persone. I pochi negozi presenti in grado di rifornirci di preziose bustine erano davvero pochi, ma storici… ricordiamo tutti il Cosmic Shop , il Pandemonium e Pinocchio. La parte difficile era trovare luoghi per giocare: In genere organizzavamo i nostri tornei in spazi pubblici, per lo più bar, tra Belluno e Feltre e spesso ci si recava a casa di questo o quell’amico gentile. Chi poi disponeva di un mazzo relativamente
competitivo cercava di partecipare ad eventi esterni alla provincia, a Padova o Trento; in quel periodo il
T2 (standard) non era molto seguito e si giocava più che altro T1 (vintage) oppure Casual.
Nel 2015 invece è successo qualcosa: il torneo organizzato da ALEATOR e il formarsi di un nucleo di soci
che ha incominciato a riunirsi, ci vuoi raccontare quale è stato il percorso?
Ci siamo riappassionati al gioco ed il gruppo si è via via solidificato. Ci sono stati numerosi eventi privati, che però ci hanno lasciato un po’ insoddisfatti: eravamo comunque costretti a spostarci in
altre città per seguire gli eventi sanzionati come i Pre Release o tornei con premi “seri”. Da qui l’idea di cercare un
negozio che ci fornisse un luogo dove giocare e si affiliasse al WPN Wizards (il circuito di negozi che possono
sanzionare tornei e ricevere materiale promozionale). Dopo una lunga ricerca, siamo giunti ad una fruttuosa
collaborazione con Federico, titolare dell’Altra Cartolandia.
La cartoleria “L’altra cartolandia”: Daniele ci vuoi spiegare come è nata la collaborazione?
Stavamo cercando qualcuno che ci mettesse a disposizione un posto e che potesse affiliarsi con la Wizards per il
materiale. Federico stava pensando di ampliare il negozio trasformando una stanza allora adibita a magazzino in
zona fumetteria. Spazio + nerdaggine + persona affidabile e volenterosa = occasione da cogliere al volo! Si è
dimostrato disponibile e si è impegnato molto per fare la sua parte e noi altrettanto per creare una comunità e per il successo dell’iniziativa. Visti i risultati, siamo contenti di quello che siamo riusciti a costruire.
Gli eventi ormai sono diventati settimanali, esiste ora una sede ufficiale dove si svolgono quegli tornei
sanzionati che in provincia mancavano. Yuri, oltre a mantenere questi risultati, che sembrano
poggiare ormai su solide fondamenta, avete ulteriori traguardi che vorreste raggiungere?
L’unico risultato che vorrei ottenere è mantenere una base di giocatori stabile e solida, con l’idea magari di fare
delle trasferte di gruppo ad eventi di un certo spessore (ad esempio qualche GP in zona accessibile). Però mi farebbe ovviamente piacere riuscire ad aumentare lentamente il numero di giocatori che frequentano il negozio.
Nuovi giocatori, l’importanza dell’aspetto social/comunicativo sono temi discussi anche nell’ultima
assemblea dell’associazione. Anche il gruppo di Magic ultimamente ha dato avvio ad una trasformazione
comunicativa, ottenendo una effettiva maggiore visibilità. Ce ne vuoi parlare Daniele?
Al giorno d’oggi sembra che nessuno possa fare a meno della presenza sui social, e nel nostro caso la presenza
conta eccome! Magic da sempre regna in campo domestico, la stessa Wizard sostiene che il 90% delle partite si
giocano in ambiente domestico, e solo il 10% rimanente in negozi, eventi e quant’altro. In fondo, anche noi
abbiamo cominciato così. Tuttavia, in un ambiente come può essere una grande città qualcuno che gioca lo trovi sempre, mentre in una realtà come quella Bellunese non è così semplice, anzi: anche se una persona volesse giocare, rischia di non conoscere e trovare nessuno con cui condividere la sua passione! Per questo è importante farsi conoscere, dare un punto di riferimento per chi vuole iniziare o riprendere. Tramite i social possiamo comunicare gli appuntamenti, discutere delle nostre passioni, semplicemente trovarci e giocare. Al momento i risultati ottenuti con la pagina Facebook e il forum sono buoni, e siamo riusciti a mettere in contatto molti giocatori che prima avrebbero abbandonato il gioco, mentre ora sono membri attivi della comunità!
Veniamo ora all’ultimo piccolo successo: un torneo sanzionato Modern in provincia. Intanto complimenti
per la vittoria Yuri. Vuoi spiegare brevemente ai soci che non sono addentro alle meccaniche di Magic la
differenza tra i vari formati e perché ci si è messo un po’ di tempo ad organizzare un torneo Modern
rispetto agli ormai consueti tornei in formato Standard?
Mentre nello Standard si possono creare mazzi composti di carte dei 3 blocchi più recenti, nel Modern si possono usare tutti i set di carte usciti sin dalla lontana Mirrodin (2003). Ovviamente reperire le carte più vecchie e popolari può risultare parecchio costoso, con mazzi che si aggirano alle soglie dei 1000€. Quindi è facile capire come sia stato difficile per molti recuperare un po’ di carte di modo da creare un mazzo abbastanza competitivo; abbiamo per forza dovuto dare un po’ di tempo a tutti per prepararsi.
Daniele il torneo di Sedico si è svolto prima dell’aggiornamento da parte della Wizards della lista delle carte bandite (ban list). Nonostante il dominio a livello mondiale dei mazzi con creature Eldrazi , il metagame, ovvero la varietà di mazzi, è stata ampia: ci puoi dire che archetipi di mazzi hai visto? E considerando la “barriera di ingresso” economica per creare i mazzi la partecipazione come è stata?
Il metagame era piuttosto vario ed i giocatori hanno chiaramente preferito costruire e giocare mazzi che gli piacevano piuttosto che mazzi “per vincere”. In effetti, i mazzi da Tier1, ovvero quelli che solitamente dominano i tornei “grossi” sono stati solo 3 (un Eldrazi, un Affinity e un Burn) mentre gli altri erano di media competitività (rispetto al metagame globale, che è molto diverso da quello locale): abbiamo visto un Goblin, un Elfi, uno Storm e un Death & Taxes… Tra i più particolari vorrei segnalare un Farabutti, un Kithkin White Weenie ed un Time Warp. La collaborazione tra i giocatori per la riuscita dell’evento è stata alta, con giocatori che hanno prestato carte o addirittura interi mazzi per permettere ad altri di poter giocare, e siamo riusciti ad avvicinare giocatori che, preferendo giocare Modern, non sarebbero venuti agli altri eventi. Le nuove modifiche alla Ban List stanno stimolando i giocatori di tutto il mondo a creare nuovi mazzi, e sono sicuro che lo stesso entusiasmo abbia contagiato anche la nostra piccola ma vivace comunità.
Hai detto eldrazi? Hai detto poco competitivo? Yuri ci vuoi raccontare quanto poco competitivi e pacifici
sono stati i tuoi Eldrazi che hanno asfaltat… Emm… Vinto il torneo? È lo stesso mazzo che hai portato al Grand
Prix di Bologna? Questi dominatori del Modern hanno incontrato qualche difficoltà?
Effettivamente il mazzo era stato preparato per andare al Gran Prix di Bologna; sin dall’uscita dei primi nuovi
Eldrazi ho molto creduto in questo tipo di mazzo ed ho cominciato a racimolare le carte. Questo anche per una
questione monetaria: la maggior parte del mazzo è composta di carte facilmente reperibili a basso prezzo. Non avendo avuto il tempo di testarlo a dovere, a Bologna ho deciso di non partecipare al (costoso) Main Event e mi sono piuttosto divertito a giocare una marea di Side-Event, che mi hanno portato a considerare il mazzo come molto potente… anche se a mio avviso soggetto ad una certa variabilità. A Sedico ho avuto scarse difficoltà grazie ad una notevole serie di pescate fortunate; il Modern è un formato imprevedibile e non si può mai sapere quali assi nella manica nasconde l’avversario…ma se peschi bene con un mazzo come Eldrazi è difficile perdere. O meglio, ERA difficile perdere…
E poi Ban(g)! Era una notizia attesa dopo gli ultimi grandi tornei internazionali, dove alieni incolore hanno dominato ogni top, quindi la Ban List non vi avrà sicuramente colto di sorpresa. Ultime domande per voi incentrate sul futuro: la prima appunto se uno dei due vuole brevemente spiegare cosa è una Ban List e il motivo per cui esiste. La seconda la vostra opinione sul futuro del Modern dopo questa ultima “rivoluzione” e se la Wizard otterrà quella agognata varietà di archetipi che sembra tanto cercare. La terza: se questo ban potrebbe facilitare un po’ l’entrata di nuovi giocatori o invece la “barriera di ingresso” rimarrà invariata. L’ultima, e poi vi lasciamo in pace, Modern a Belluno: il torneo passato sarà una isola felice, o ci sono progetti in cantiere?
Yuri: La Ban List è una lista di carte (aggiornata ogni 3 mesi) che vieta l’uso di alcune carte nel formato;
questo avviene perché alcune combinazioni sono oggettivamente troppo forti e/o perché alcune carte rendono il
gioco troppo noioso o macchinoso per essere divertente. In questo caso abbiamo avuto il ban di uno dei due “motori” del mazzo Eldrazi, Eye of Ugin, ed altrettanto importante la rimozione dalla lista di un paio
di carte interessanti: Sword of the Meek e Ancestral Vision. La banlist non ha certo colti di sorpresa…era nell’aria se non altro per il numero di lamentele esagerate dei giocatori. A mio avviso la Wizards ha fatto un ottimo lavoro,
limitando la potenza di Eldrazi (e la sua rappresentanza assurda del 47% nel metagame) senza uccidere
completamente il mazzo (si spera? da testare), mentre ha creato le condizioni per la nascita e la rinascita di alcuni mazzi e combinazioni di colori poco rappresentate.
Daniele: Le ultime modifiche alla Ban List hanno dato linfa vitale ad un formato che già prima soffriva di poca
varietà nel metagame, e con l’arrivo degli Eldrazi la situazione si era fatta quasi ridicola. Ora la situazione
dovrebbe tornare più equilibrata e la comunità ha apprezzato molto l’unban di un paio di carte che da tempo i
giocatori chiedevano di poter utilizzare e che non aveva più molto senso che fossero bannate. Se queste modifiche basteranno a diversificare il formato a livello competitivo, lo scopriremo solo vivendo! Noi intanto vogliamo continuare a proporre il Modern e altri formati a Belluno, infatti ora che è uscita una nuova espansione, dopo un iniziale ciclo di eventi Limited, abbiamo in programma uno o due eventi Modern per i prossimi mesi. In ogni caso, chi gioca Modern, Commander, Pauper o altro è sempre ben accetto ai FNM, dove qualcuno per fare una partita si trova sempre!
Yuri: E se qualcuno fosse interessato ad imparare il gioco, troverà sempre qualcuno pronto ad insegnare!
Ringraziamo i nostri soci per il loro tempo e per la loro testimonianza, e gli auguriamo un in bocca agli Eldrazi!